Giuseppe Difino – Business Consultant

Legge 949/52, contributi a fondo perduto per imprese artigiane 2023

E’ di imminente pubblicazione un bando della Regione Sicilia che di fatto sancirà la ripartenza, dopo oltre 10 anni, delle agevolazioni a valere sulla L. 949/52, strumento rivolto esclusivamente alle imprese artigiane. Se durante la precedente tornata era stata assegnata ad Artigiancassa la gestione di tale strumento, adesso toccherà alla CRIAS istruire le pratiche e gestire un plafond di 38 milioni di euro.

In attesa che venga pubblicato il bando, non prima che vengano stipulate le convenzioni con i soggetti che saranno incaricati per la protocollazione delle pratiche (istituti di credito, associazioni di categoria, confidi), sono già state pubblicate le modalità operative, che per larghi tratti ricalcano quanto già praticato con la precedente esperienza.

Potranno richiedere l’agevolazione le imprese artigiane che, una volta pubblicato il bando, hanno avuto erogato un finanziamento bancario (eventualmente anche aver beneficiato di un leasing) non più di 6 mesi prima specificamente finalizzato a investimenti oppure a scorte di magazzino. L’agevolazione si compone di un mix tra contributo a fondo perduto, nella misura del 20% dell’investimento effettuato, e di contributo in conto interessi, determinato in misura percentuale del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del finanziamento pari al 60% (80% se il finanziamento è garantito da un confidi). Questo vuol dire che, stante il buon esito dell’istruttoria della pratica, l’impresa artigiana potrà arrivare a ricevere complessivamente un accredito sul proprio conto per un importo ben superiore al 30% dell’investimento realizzato, senza che peraltro tale accredito vincoli l’azienda a un suo particolare utilizzo o finalità.

I finanziamenti oggetto dell’agevolazione, di importo minimo € 5.000,00, possono prevedere un periodo di preammortamento massimo di 12 mesi nel caso di investimenti in opere murarie (compreso acquisto immobile/terreno), e di 6 mesi nel caso di investimenti in macchinari, impianti e attrezzature.

Le agevolazioni, essendo in regime “de minimis”, non potranno oltrepassare l’importo di € 200.000,00 (€ 100.000,00 per gli autotrasportatori per conto terzi). Fatture e relativi pagamenti dovranno aver data entro i 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda.

In chiusura, si elencano a seguire le spese cui possono essere esclusivamente rivolti i finanziamenti oggetto dell’agevolazione ex L. 949/52:

  • acquisto del terreno destinato alla costruzione e/o ampliamento di fabbricati (investimento agevolabile nella misura del 15% della spesa ammissibile, al netto delle spese di acquisto del terreno);
  • acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati, ivi incluse le spese per lavori e impianti finalizzate alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei luoghi di lavoro e le spese tecniche di progettazione;
  • acquisto di macchinari, attrezzature, mezzi targati, incluse le spese per impianti e attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale;
  • acquisto di software, diritti di brevetto e licenze e realizzazione di siti web a sostegno dell’immagine e per la promozione dell’impresa artigiana, alle attività di studio e progettazione necessarie all’introduzione di innovazioni nel processo produttivo, qualora successivamente realizzate e documentate dall’impresa artigiana;
  • acquisto di scorte di materie prime e prodotti finiti (tali finalità non potranno mischiarsi con quelle di cui sopra per investimenti, e i relativi finanziamenti non potranno superare un importo di € 200.000,00).